Moodboard

Agli inizi di maggio, la prof. di Lingua e letteratura Italiana, Siben Linda, ha assegnato alla classe un lavoro individuale da svolgere: esso consisteva nel leggere una tragedia e riportare in una moodboard i sentimenti e i pensieri derivanti dalla fruizione personale del testo; le idee dovevano essere trasposte sotto forma di immagini rappresentative, slegandosi dalla trama dell'opera e dal contesto storico dell'autore. La moodboard, rappresentava dunque l'ideale cristallizzato di messinscena teatrale, i cui elementi a prima vista allegorici, si trasformano in elementi atti alla rappresentazione teatrale dell'opera.

Ho iniziato a leggere la tragedia a metà maggio, e l'ho finita in un'unica lettura; la moodboard è stata da me realizzata in un'ora e mezza, qualche giorno dopo aver finito l'opera. Il tempo che ho impiegato in questo lavoro è sufficiente a produrre un elaborato completo, ma ho commesso degli importanti errori. Innanzitutto, ho rappresentato eventi accaduti nell'opera senza prendere in considerazione le emozioni e le idee provate leggendola. Poi, ho aggiunto troppe frasi che appesantiscono dal punto di vista grafico la moodboard. Infine, ho preso in considerazione un teatro esistente per inscenare l'opera (oltretutto, vicino al luogo in cui si svolge la storia), discostandomi ulteriormente dalla consegna della Prof. 

Di conseguenza, riconosco di dover rispettare con maggiore rigorosità le consegne, senza infrangere i limiti che esse presentano. 

Credo che il mio lavoro meriti 7/10, per l'impegno nella fruizione e nell'analisi dell'opera (come si può denotare dai collegamenti presenti della moodboard; esempio: sub specie aeternitatis) e per l'abilità nell'ordinare le idee con efficienza, pur non avendo rispettato completamente la consegna. 


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